Gianni De Moro, Porto
Maurizio fra aristocrazia e rivoluzione (1700-1801), Volume primo, Porto
Maurizio nel settecento, 1977
Una ricerca approfondita sulla vita di Porto
Maurizio
nel settecento. Un’esplorazione attenta di centinaia di fonti archivistiche in
luoghi anche lontani nei maggiori archivi privati e pubblici di Imperia,
Genova, Savona, Torino, Nizza, Parigi e Marsiglia. Documenti conservati in
posti lontani perché un tempo Porto Maurizio era parte della Repubblica di
Genova, perché Porto Maurizio ha visto e vissuto la Rivoluzione Francese e il
passaggio di Napoleone.
Nel volume si trova la descrizione anche minuta dei
palazzi, delle abitudini, dei costumi, dei commerci, di tutte le attività
sociali, culturali, politiche ed economiche che caratterizzarono la città in
quel secolo.
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Gianni De Moro, I
Vieusseux ad Oneglia (1763-1792), 1979
Nel secondo centenario della nascita del letterato
onegliese Gian Pietro Vieusseux, questo lavoro vuole onorare la memoria e
l’opera di un nume tutelare della cultura risorgimentale del nostro paese.
Un personaggio, Vieusseux, poco conosciuto dai suoi
stessi concittadini è nel presente lavoro analizzato nei rapporti che la
famiglia intrattenne con le municipalità dell’epoca, con le maggiori famiglie e
gli intellettuali locali. Un nuovo lavoro di ricerca su fonti edite ed inedite
che svela momenti importanti della vita culturale di quegli anni.
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San Leonardo (al secolo Paolo Girolamo Casanova),
nacque al Parasio di Porto Maurizio il 20 dicembre del 1676.
Patrono della città di Imperia, fu “fulgido esempio di
discepolo del Signore, di vita cristiana e di vita consacrata esclusivamente a
Dio, di Predicator insigne di Cristo crocifisso e del Suo Vangelo di Amore e di
Vita”.
La pubblicazione uscita in occasione dei
festeggiamenti patronali (26 novembre del 1995), ha contribuito a divulgare il
messaggio di fede del frate francescano, evidenziando non solo l’avventura
spirituale del santo ma altresì recuperando il clima sociale e culturale della
Controriforma, passaggio decisivo per la storia della Chiesa romana.
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Il libro è la raccolta di poesie, prose e pezzi teatrali in dialetto portorino (con traduzione a fronte) di Antonio Ericario Bellini, persona che si definiva “dilettante di teatro”.
Come ricorda il prefatore al volume, Gianni De Moro, “nei versi di Ericario
il tempo si è fermato. I suoi personaggi e i suoi concetti hanno l’eternità delle piccole cose”.
In ogni famiglia del Parasio, nella parte più intima della memoria, esiste un pezzo di vita rappresentato dal poeta, “un raggio di sole” che illumina la speranza e l’attesa di un proprio caro in viaggio, magari per lavoro, magari per mare.
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“Pochi sanno in Liguria e in Italia quanto il Ponente
ligure si distingua e sovrasti il Levante per varietà, profondità e vastità di
tradizioni culturali e civili”.
Il libro riporta la ricerca documentale in un periodo
storico importante per l’Italia, il Rinascimento.
Al tempo di Cristoforo Colombo la riviera di ponente
divenne una delle zone a più alta produzione olearia del Mediterraneo. Era una
ricchezza diffusa, che si estendeva all’interno, s’irradiava nelle valli e
consentiva lo sviluppo di traffici e scambi con la vicina Francia.
“Dall’economia dei piccoli ma prosperi Stati italiani
e da quella del grande Stato francese, dalla loro cultura, questa parte della
Liguria che sta tra Albenga e Nizza trasse motivi e contributi, con un’opera di
mediazione e d’armonia, d’assorbimento e di trasmissione”.
(Tratto dalla prefazione al volume del Prof. Paolo
Emilio Taviani, allora Vice Presidente del Senato e Presidente della
Commissione Scientifica per gli Studi Colombiani).
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Enzo Ferrari, Tommaso
e l’Oratorio di San Pietro, 2010
Breve racconto sull’opera pittorica di Tommaso Carrega
nell’Oratorio intitolato a San Pietro.
Verso la fine del settecento la Confraternita di San
Pietro affidò al pittore Carrega l’esecuzione dell’intero ciclo pittorico
dedicato al santo. In tempi relativamente brevi, il pittore diede letteralmente
vita, smalto e colore alle bianche pareti e all’intera volta dell’oratorio.
Un’esplosione di colori e sentimenti in piena sintonia
con il paesaggio circostante.
L’autore si è immaginato il percorso del pittore tra
le vie, le piazze del borgo, i campi e gli ulivi alla ricerca della giusta
ispirazione olfattiva e cromatica da trasporre con semplicità e amore negli
affreschi.
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Il Parasio è il borgo antico di Porto Maurizio. U Portu veggiu. Un incantevole promontorio di rocce, case e cielo. Un luogo antico e misterioso, dove le pietre, i lampioni e i portoni assorbono il cielo azzurro. Un giro a piedi per il Parasio è una bella passeggiata e l’immersione in un mondo che merita d’essere ascoltato dalla viva voce dei protagonisti.
Nel libro fatto di ricordi, persone e odori, s’incontrano le esperienze di decine di persone, i mestieri e le stagioni della vita.
Leggendo si riscopre il piacere di ascoltare, come quando da bambini le nonne raccontavano della loro vita, oppure inventavano storie, invece delle solite favole.
Un’avventura più lunga di un libro.
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Nel cinquanta Imperia era ancora un’altra città. Con
gli anni 50/70, Imperia compì uno sforzo per ricostruire un tessuto economico e
industriale uscito dalla difficile parentesi della guerra.
In poco tempo si realizzarono opere importanti che
cambiarono il volto alla città e al suo entroterra. L’Autostrada, il nuovo
ospedale, i quartieri popolari.
Il libro raccoglie articoli del giornalista Luigi
Giglio e suggestive immagini in bianco e nero scelte nel ricco archivio di
Angelo Moraglia per far comprendere il ruolo non marginale che la città ha
rappresentato e rappresenta nello sviluppo di questa parte del ponente ligure.
Una “cronaca spicciola” come la definisce Luigi
Giglio, autore dei testi, che evidenzia “successi e traguardi che gli uomini
con coraggio e nobiltà seppero raggiungere”.
Il volume è uscito nell’ambito delle celebrazioni per
il novantesimo compleanno della città di Imperia.
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